Per Petersen, svedese di nascita, la macchina fotografica è il mezzo prediletto per entrare in contatto con gruppi chiusi e coerenti di persone: gi avventori abituali di un bar ad Amburgo, i reclusi in una prigione…Conoscerli, mischiarsi a loro dietro al “velo” dell’obiettivo, registrarne quotidianamente i mille volti e aspetti e raccogliere, infine, una narrazione che non è fatta di momenti unici e decisivi ma che, forse proprio per questo, riesce ad essere cruda, sincera e vera. Così sono nati i reportage più celebri di Anders Petersen, autore di culto come pochi, vincitore ad Arles, nel 2003, del premio per il fotografo dell’anno e che è considerato a tutti gli effetti, un nuovo maestro della fotografia. Il FotoNote raccoglie i suoi scatti più significativi, introdotti da un testo di Christian Caujolle.